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SIBI ET PAUCIS

 

 

È Paul Valéry che nel 1933, leggendo il suo "Piccolo discorso ai pittori-incisori", instaura un paragone tra la pagina incisa e la pagina scritta: «la tavola è molto simile alla pagina su cui si lavora: l’una e l’altra ci fanno tremare; l’una e l’altra sono davanti a noi alla distanza della visione nitida; con lo stesso sguardo abbracciamo l’insieme e il particolare».

Coniugare pagine scritte e pagine incise, riprendendo l'analogia di Paul Valéry, è l’intenzione delle EDIZIONI DELL’ANGELO nate una sera di Natale del 1994.

La produzione è secondo l’estro, discontinua e saltuaria; il motto è Sibi et Paucis, per continuare a coltivare il gusto dell’essenzialità del segno inciso, del verso poetico e del racconto breve, recuperando il piacere, ormai anacronistico, per la tattile concretezza delle carte e degli inchiostri.

Alberto Randisi

 

 

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